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Stazione Ornitologica d’Alta Quota Altopiano di C. Imperatore - Gran Sasso

"Progetto Culbianco: Euring Oenante Network EON - Italia"

foto copertina Eliseo Strinella

"Progetto Culbianco: Euring Oenante Network EON"
Il progetto EURING Oenanthe Network EON, relativo al monitoraggio su scala internazionale del Culbianco Oenanthe oenanthe, viene coordinato in Europa dalla Stazione Ornitologica Helgoland Prof. Franz Bairlein.
La Stazione Ornitologica di Campo Imperatore, ha preso parte in via sperimentale al progetto Euring Oenante Network nel 2010, ed è ufficialmente inserita nel programma di monitoraggio dal 2011.
In Italia il lavoro di ricerca è coordinato dal Centro Nazionale di Inanellamento - ISPRA, condotto sul Gran Sasso dal Reparto Biodiversità di L'Aquila, in collaborazione con la collaborazione dell'Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, il Giardino Botanico Alpino di C. Imperatore dell’Università degli Studi di L’Aquila e l'Associazione Gruppo Ornitologico Snowfinch Onlus.
La Stazione del Gran Sasso è l’unica in Italia a prendere parte al progetto sul Culbianco, selezionata in base al lavoro di monitoraggio a lungo termine che svolge su una popolazione stabile, assicurando la possibilità di inanellare un numero elevato di animali in periodo riproduttivo [sia adulti che giovani dell'anno]; nello stesso tempo di ricatturare nel corso delle stagioni animali che hanno mostrato una spiccata filopatria [fedeli al sito riproduttivo e al sito di nascita], che rappresenta una prerogativa allo svolgimento del protocollo Euring Oenante Network EON.

L’inanellamento a scopo scientifico del Culbianco Oenanthe oenanthe sul Gran Sasso
Le attività d’indagine sul Gran Sasso, programmate attraverso l’inanellamento del Culbianco, sono iniziate nel 2004 con la nascita della Stazione Ornitologica, ulteriormente intensificate nel 2011 con l’avvio del progetto internazionale.
Il lavoro di campo standardizzato nel corso delle stagioni, è stato condotto principalmente nel versante aquilano del Gran Sasso e nel comprensorio dell’altopiano di C. Imperatore, in diciannove diverse località a quote differenti, a partire dai circa 1400 m ad oltre 2100 m.
Dal 2004 al 2019, sono stati inanellati complessivamente tra catture e ricatture, tra adulti e giovani dell’anno: 6827 culbianchi.
La distribuzione fenologica sul numero di animali inanellati, è distribuita nel ciclo annuale per l’intero periodo di presenza del Culbianco Oenanthe oenanthe sulle aree di studio: in primavera col l’arrivo sui siti di nidificazione [III decade di marzo]; in primavera-estate nel completo intervallo della nidificazione e muta; in estate-autunno nel periodo che prepara alla migrazione post-riproduttiva, fino alla presenza di animali tardivi [II decade di ottobre].

"Distribuzione fenologica del numero di inanellamenti di Culbianco Oenanthe oenanthe sul Gran Sasso 2004-2019"
Nel periodo riproduttivo il numero degli inanellamenti risulta abbastanza stabile, alcune variazioni sono subordinate alle condizioni meteo, che incidono sul numero delle catture.
Un incremento si registra a partire dalla I decade di luglio con la presenza dei primi giovani dell’anno.
Un leggero calo dalla II decade di agosto, per la diminuzione delle catture degli adulti, presumibilmente più elusivi nella fase della muta.
Il numero maggiore d’inanellamenti si registra nella III decade di agosto, sia per un incremento del numero di giornate con lo svolgimento del Campo Ornitologico, sia per la presenza di animali erratici ed in migrazione, che si uniscono al contingente “locale”.
Gli ultimi inanellamenti si hanno nella III decade di settembre, nella fase in cui i culbianchi lasciano definitivamente i siti in quota, fino alla II decade di ottobre per la presenza di un esiguo numero di animali, isolati.
Nel corso degli anni, il numero delle sessioni d’inanellamento sono state distribuite in maniera ricorrente, tenendo conto delle condizioni metereologiche e soprattutto del vento.

Culbianco Oenanthe oenanthe: dal 2004 al 2019 sono stati inanellati complessivamente tra catture e ricatture, tra adulti e giovani dell’anno: 6827 uccelli.

"Utilizzo degli anelli colorati nell'ambito del progetto Euring Oenante Network EON"
Dal 2011 è stato avviato un programma di marcatura con anelli colorati [coordinato dal Centro Nazione Inanellamento - ISPRA] del Culbianco Oenanthe oenanthe: www.cr-birding.org
Dal 2011 al 2017 sono stati inanellati complessivamente 2573 Culbianchi con Anelli Colorati.
L’uso di tecniche di cattura e marcaggio complementari [anelli colorati con sigle individuali], utilizzate per monitorare la comunità di Culbianco sul Gran Sasso, rappresentano un modello unico in Italia anche nell’ambito della sperimentazione delle nuove metodologie di campo.
L’utilizzo degli anelli colorati su specie "longeve" e su qualsiasi popolazione stabile e nidificante, necessita di un futuro impegno di campo per la rilettura, che solo a lungo termine potrà dare informazioni preziose.

Photo-Guide to Colour-Ringed Birds: www.crb-photoguide.com

Sintesi generale inanellamento con anelli colorati periodo 2011-2017
Gran Sasso (anelli colorati n° 2573)

Sessioni di campo mirate alla rilettura degli anelli colorati
Dal 2012 sono state organizzate delle giornate di campo aperte ai volontari per la Rilettura degli Anelli Colorati, l’attività si svolge nel periodo riproduttivo, monitorando tutte le aree d’inanellamento sulle praterie del Gran Sasso.
Attraverso l'ausilio degli anelli colorati [che hanno evidenziato un esito decisamente positivo nell’opportunità di essere riletti], è stato possibile implementare i dati di ricattura, per valutare con maggiore attendibilità l’estrema fedeltà dei culbianchi che tornano a nidificare negli ambienti d’alta quota del Gran Sasso anche a distanza di anni.
I volontari [ornitologi, birdwatchers, appassionati e fotografi naturalisti], hanno avuto la possibilità di svolgere un esperienza coordinata sul campo, finalizzata anche alla promozione della conoscenza e conservazione della biodiversità ornitologica tipica degli ambienti d’altitudine.
Anche nelle prossime stagioni lo sforzo sarà centrato all’ampliamento dell’indagine di rilettura degli anelli colorati nelle specifiche aree di inanellamento, che necessita comunque della partecipazione dei volontari, al fine di attuare delle specifiche sessioni di rilevamento, ed ottenere informazioni sempre più attendibili sulla filopatria e sul tasso di sopravvivenza.
Le sessioni di campo vengono coordinate dal Reparto Carabinieri Biodiversità di L’Aquila, con la collaborazione del Gruppo Ornitologico Snowfinch Onlus.

Metodologia di campo per la rilettura degli anelli colorati condotta dai volontari
Ad ogni rilevatore viene attribuita un area non molto estesa, dove svolgere le osservazioni; Il metodo non prevede uno spostamento continuo lungo un transetto, ma è a discrezione del rilevatore all’interno dell’area assegnata.
Una volta individuato l’animale con l'anello colorato, bisogna cercare di leggerlo attraverso un avvicinamento cauto e discreto, a distanza utile da consentire la lettura del codice dell’anello colorato.
E’ necessario l’utilizzo di un cannocchiale [20 X 60], oppure un adeguata attrezzatura fotografica [tele 400-500 mm], che garantirebbe anche un ottima documentazione ed una immediata acquisizione del dato.
L’obbiettivo è di cercare di ottenere la lettura completa del codice dell'anello trascurando le quantità, [meglio una sola rilettura chiara e precisa, che un osservazione imprecisa di più animali]. L’approccio deve essere il più discreto possibile per arrivare ad una distanza utile, senza intervenire direttamente nei pressi dei nidi, per non disturbare oltremodo gli animali.

Diversificazione delle aree di studio nelle fasce altitudinali per l'inanellamento e rilettura degli anelli colorati
La scelta di monitorare più aree a quote diversificate seguendo una metodologia standardizzata, ha permesso di ottenere informazioni ancora più complete ed attendibili sull’andamento riproduttivo stagionale [tempi di arrivo, occupazione e partenza dai siti di nidificazione], che può variare a seconda delle condizioni meteo climatiche mutevoli a quote differenti, come la variabilità della copertura d’innevamento residua invernale.
La diversificazione delle aree di studio a fasce altitudinali ha consentito di analizzare un campione maggiore di culbianchi nidificanti [coppie isolate] e di conseguenza anche dei nuovi nati [giovani dell’anno], quindi il potenziale di un maggior controllo delle ricatture storiche.
Attraverso un attività di monitoraggio a lungo termine nella stessa area di studio, è stato possibile acquisire dati esclusivi sul tasso di sopravvivenza ed analizzare l’andamento del trend stagionale della popolazione nidificante, indispensabile anche per la valutazione della condizione di mantenimento delle praterie secondarie e primarie del comprensorio del Gran Sasso.

"L'importanza del monitoraggio a lungo termine"
L’indagine ornitologica ad oggi condotta, ha permesso l’acquisizione di dati molto interessanti ed inediti per la valutazione dello status di conservazione della comunità del Culbianco del Gran Sasso, riconducibile [per numero di animali monitorati] alla popolazione appenninica, ed in particolare tramite l’elevato numero di ricatture rilevate [anche attraverso la rilettura degli anelli colorati], la possibilità d’indagare meglio la fenologia e l’utilizzo del territorio quale area strategica per la sosta durante le importanti fasi della migrazione [stop-over].
I dati raccolti che vengono convogliati attraverso il Centro Nazionale di Inanellamento ISPRA nel programma di ricerca Internazionale EURING Oenanthe Network EON, andranno a completare un tassello importante nell’ambito dello studio della popolazione europea del Culbianco, che costituisce una delle popolazioni stabili più a meridione.
Il monitoraggio delle popolazioni degli uccelli nell’area dell’Appennino, costituisce uno strumento di analisi per analizzare gli effetti del riscaldamento globale, connessi ai delicati ecosistemi montani tra i più sensibili e vulnerabili ai mutamenti climatici.

"Raccolta foto Culbianco Oenanthe oenanthe stazione ornitologica di C. Imperatore"
Al fine di valutare eventuali parametri utili sullo studio del piumaggio del Culbiano, per la determinazione dell’età attraverso le ricatture, vengono fotografati gran parte dei soggetti inanellati da giovani dell'anno [Euring-età 3].
Nella gallery sono esattamente riportate le immagini di alcuni soggetti ricatturati con età certa, inanellati da giovani dell'anno [Euring-età 3].
Gran Sasso Culbianco luglio 2012 - età 3 (Juv.)

Gran Sasso Culbianco maggio 2015 - età 5 ♀ (II anno)

Gran Sasso Culbianco giugno 2013 - età 7 ♀ (III anno)

Gran Sasso Culbianco aprile 2013 - età 4 ♀ (adulto)
Gran Sasso Culbianco settembre 2013 - età 3 (Juv.)

Gran Sasso Culbianco giugno 2012 - età 5 ♂ (II anno)

Gran Sasso Culbianco giugno 2014 - età 7 ♂ (III anno)

Gran Sasso Culbianco aprile 2012 - età 4 ♂ (adulto)

Fedeltà e rivendicazione del sito riproduttivo da parte del Culbianco Oenanthe oenanthe
L’utilizzo degli anelli colorati su una popolazione stabile e nidificante, per più stagioni consecutive, ha permesso di raccogliere informazioni sul comportamento del Culbianco Oenanthe oenanthe, nella fase di occupazione dei siti di nidificazione in primavera.
Attraverso le riletture, con la possibilità di riconoscere il singolo animale, è stata evidenziata una spiccata territorialità e rivendicazione del “proprio” sito di nidificazione, soprattutto da parte dei maschi.
I culbianchi che affrontato il lungo viaggio di ritorno dai quartieri di svernamento in Africa e tornano a nidificare con regolarità anche a distanza di anni sulle praterie del Gran Sasso, tendono ad occupare lo stesso identico sito, utilizzato nelle stagioni precedenti.
Meno evidente nelle femmine, che pur rimanendo fedele alla stessa area, sono legate maggiormente alla scelta territoriale del maschio.
All’inizio della stagione riproduttiva, l’occupazione delle aree di nidificazione [anche i siti in quota con abbondante presenza di neve], è accompagnata da lotte territoriali di rivendicazione del proprio territorio, che si concludono con la conquista da parte del maschio, che dall’anello colorato risulta il veterano del proprio spazio.

Gran Sasso maggio 2014 - foto Eliseo Strinella
Attività riproduttiva del Culbianco Oenanthe oenanthe sull'altopiano di Campo Imperatore 1800-2200 m - 18-19 maggio 2019“
La stagione 2019 è stata caratterizzata dalle condizioni meteorologiche particolarmente avverse, con temperature al di sotto della media stagionale, accompagnate da copiose nevicate.
La copertura nevosa variabile dai 20 ad oltre 30 cm, ha ricoperto gran parte dell'altopiano di Campo Imperatore, dove la stagione riproduttiva era iniziata.
Il 18-19 maggio è stato possibile effettuare un controllo in quota, constatando la presenza del Culbianco Oenanthe oenanthe nelle aree di nidificazione, concentrati nelle arre prive di neve, rivendicando il poco spazio disponibile. Considerando che la fase di nidificazione era in uno stadio "iniziale", appena ci saranno le condizioni i culbianchi che hanno subito un interruzione nella fase di cova, ripartiranno con una covata di rimpiazzo.
Attività riproduttiva del Culbianco Oenanthe oenanthe in quota 1950 m, stazione ornitologica di C. Imperatore - 28 maggio 2018“
Corteggiamento di un giovane maschio, nei confronti di una femmina adulta.
♂ Juv. II anno - ♀ di 5 anni di età [inanellata nel 2013 da Juv. dell'anno] - anello colorato 987

“Prima ricattura-rilettura nazionale di Culbianco Oenanthe oenathe sul Gran Sasso, proveniente dall’isola di Ventotene LT”
Il 14 aprile 2018, sul versante aquilano del Gran Sasso a circa 1400 m, è stato riletto attraverso del materiale fotografico, un anello di metallo di Culbianco Oenanthe oenathe [anello: LW84685].
Il dato rinvenuto, costituisce la prima ricattura nazionale di un animale di Culbianco, inanellato al di fuori dell’area di studio del Gran Sasso.
L’animale è stato marcato il 22 marzo 2016 sull’isola di Ventotene nel Parco Nazionale del Circeo [Isole Ponziane LT], inanellato da Lisa Carrera, nel periodo della migrazione pre-riproduttiva, durante la campagna d’inanellamento del progetto Piccole Isole, coordinato dal Centro Nazionale d’Inanellamento dell’ISPRA.
Il Culbianco LW84685: è stato fotografato sul Gran Sasso da Maurizio Passacantando.
L’informazione costituisce un importante contributo all’interno del progetto internazionale sul Culbianco, che viene svolto sul Gran Sasso dal Reparto Biodiversità di L’Aquila, con la supervisione scientifica del Centro Nazionale d’Inanellamento dell’ISPRA.
La ricattura si aggiunge ad un'altra segnalazione eccezionale di Culbianco, raccolta nel 2011 sull’isola di Zannone, nel Parco Nazionale del Circeo [Isole Ponziane LT], ad opera dell’inanellatore: Massimo Sacchi.
Gran Sasso Culbianco LW84685 - foto Maurizio Passacantando
Rilettura anello LW84685 - foto Maurizio Passacantando

“Seconda ricattura nazionale di Culbianco Oenanthe oenathe sul Gran Sasso, proveniente da Castelporziano Roma”
Il 16 luglio 2018, sul Gran Sasso a circa 1900 m, è stato ricatturato un Culbianco Oenanthe oenathe maschio [anello: LV52535].
Il dato rinvenuto, costituisce la seconda ricattura nazionale di un animale di Culbianco, inanellato al di fuori dell’area di studio del Gran Sasso.
L’animale è stato marcato il 03 aprile 2018 sulla costa del Tirreno, presso la Tenuta Presidenziale di Castelporziano [Roma], da Giuseppe Landucci, durante la campagna d’inanellamento del progetto Piccole Isole [coordinato dal Centro Nazionale d’Inanellamento dell’ISPRA], nel periodo della migrazione pre-riproduttiva.
Il Culbianco è stato ripreso in fase di muta attiva sulle remiganti e fa presumere che il Gran Sasso rappresenta il luogo di nidificazione.
L’informazione costituisce un ulteriore contributo nel programma di monitoraggio del Culbianco, che viene svolto sul Gran Sasso dal Reparto Biodiversità di L’Aquila, con la supervisione scientifica del Centro Nazionale d’Inanellamento dell’ISPRA.
Gran Sasso - foto Eliseo Strinella

Ricattura di Culbianco Oenanthe oenathe al di fuori dell’area d’inanellamento
Il dato di ricattura è stato raccolto nel 2011 sull’isola di Zannone Parco Nazionale del Circeo [Ponziane LT], durante la campagna d’inanellamento nell’ambito del progetto Piccole Isole, coordinato dal Centro Nazionale d’Inanellamento - ISPRA.
L’animale controllato dall’inanellatore: Massimo Sacchi.
Il Culbianco è stato inanellato il 29 agosto 2006 da giovane dell’anno sul Gran Sasso, [probabilmente il suo luogo di nascita], ricatturato a Zannone durante il suo viaggio migratorio pre-riproduttivo il giorno 11 aprile 2011 [in “risalita” dai quartieri di svernamento alle aree di nidificazione].
Il dato [oltre al Codirossone segnalato in Lessinia VR], rappresenta l’unica ricattura mai registrata al di fuori dell’area d’inanellamento, per un animale inanellato sul Gran Sasso.

La storia del Culbianco anello: LA60998
▪ Inanellamento: Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, Altopiano di C. Imperatore [AQ] - 29 agosto 2006 [giovane dell’anno].
▪ Ricattura 1: Isola di Zannone [LT] - 11 aprile 2011 [femmina], inanellatore Massimo Sacchi.
Tempo trascorso dalla data d’inanellamento: 1686 giorni [4 anni, 7 mesi, 16 giorni].

Segnalazioni tardive di Culbianco Oenanthe oenanthe sulle praterie in quota del Gran Sasso
Il 4 di novembre 2017, è stato osservato un Culbianco Oenanthe oenanthe sulle praterie dell’altopiano di C. Imperatore a quota 1850 m circa.
L’animale potrebbe appartenere al contingente locale, “indietro” sui tempi di migrazione, oppure un animale non locale in migrazione; [Rappresenta l'indicazione più tardiva riscontrata dalla Stazione Ornitologica sul Gran Sasso dal 2003].
Nel periodo tardo autunnale, non sono rare le segnalazioni sulle zone costiere di culbianchi ancora in migrazione; • Litorale laziale tra Cerveteri e Santa Severa il 20 novembre 2019, segnalazione di Enzo Savo [immagine - immagine].
Altre osservazioni che costituiscono [dai nostri dati], le più tardive indicate sul Gran Sasso in periodo autunnale.
• Il 24 ottobre 2018, è stato segnalato da Arci Giancarlo, un Culbianco Oenanthe oenanthe a quota 1500 m circa.
• Il 21 ottobre 2019, a quota 2200 m è stato documentato un maschio di Culbianco Oenanthe oenanthe marcato con anelli colorati, inanellato nelle stagioni precedenti sullo stesso sito.

Predatore al nido la Donnola Mustela nivali"
Tra le cause che possono incidere sull’esito della covata [strettamente legate al nido] negli ambienti d’alta quota, oltre ai fattori ambientali connessi alle condizioni meteorologiche e più nello specifico a nevicate tardive che possono portare gli animali ad effettuare covate di rimpiazzo, ci sono predatori che intervengono specificatamente sul nido.
La Donnola Mustela nivalis, riesce ad entrare nelle cavità utilizzate dai Passeriformi per la nidificazione, riuscendo a spingersi molto all’interno fino a raggiungere i nidiacei.
In base al periodo ed allo stato di avanzamento della covata, possono saccheggiare sia le uova che i piccoli nati, fino all’involo.
La presenza della Donnola [meno distribuita negli ambienti in quota oltre i 2000 m], non dovrebbe rappresentare un fattore di rischio sulle popolazioni nidificanti, ma rimane comunque difficile valutare l’incidenza che il mustelide ha sulla predazione dei nidi.


"Bibliografia Culbianco Oenanthe oenanthe Stazione Ornitologica C. Imperatore"
• Strinella Eliseo, Pirrello Simone, Artese Carlo, De Faveri Adriano 2016. Seasonal variation in wing length and body mass in the Northern Wheatear Oenanthe oenanthe at the Gran Sasso area, Avocetta 40: 11-16 (2016).

• Strinella Eliseo, De Faveri Adriano, Artese Carlo, Catoni Carlo 2015. Timing and duration of moult in relation to weather conditions in four montane passerine species at the Gran Sasso, Central Italy, Ringing & Migration, 2015 Vol. 30, No. 2, 67–74.

• Strinella Eliseo 2014. L’Utilizzo degli anelli colorati nei passeriformi degli ambienti d’alta del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga - il progetto Euring Oenante Network - Eon Italia C.N.I. - ISPRA; (Atti) XII Convegno Nazionale degli Inanellatori Italiani (Gorizia) 05-07 Dicembre 2014.

• Strinella Eliseo, Pirrello Simone, Catoni Carlo, De Faveri Adriano, Artese Carlo, Savo Enzo 2012. Analisi di studio del Culbianco Oenanthe oenanthe nella Stazione Ornitologica d’Alta Quota del Gran Sasso, prospettive future; (Atti) XI Convegno Nazionale degli Inanellatori Italiani Gaeta (Latina) 24-26 febbraio 2012.

• Strinella Eliseo, Sorace Alberto, Lalli Giorgio, Feriozzi Daniele, Savo Enzo 2011. Analisi preliminare dei Passeriformi nidificanti in praterie d’altitudine appenniniche del Gran Sasso (AQ) - Alula XVIII (1-2): 101-104 (2011).
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